Quattro film sul poker da evitare come la peste
Dopo aver parlato di quelli più riusciti (che trovate qui), oggi ci occupiamo di quattro film sul poker che potete tranquillamente evitare di vedere, risparmiando ore preziose della vostra vita da dedicare ad altro. Letteralmente qualsiasi altra cosa, ma non queste pellicole.
Banalità, forzature, buchi di trama, dialoghi da mettersi le mani nei capelli e performance attoriali ai limiti della denuncia per atti osceni in luogo pubblico: insomma, ecco quelli che secondo noi sono i quattro peggiori film sul poker mai realizzati.
Win It All
Film di Joe Swaberg con protagonista Jake Johnson (il Nick Miller della serie tv New Girl con Zoey Deschanel), Win It All racconta la storia di un parcheggiatore, Eddie Garrett, col vizio del gioco e di un amico che gli affida una borsa piena di denaro, da nascondere fin quando non fosse uscito di prigione. Naturalmente il buon Eddie quella borsa non la nasconde affatto, ma usa i soldi per giocare.
Classica storia da “perdo, oddio cosa faccio, è tutto finito, meno male che invece ho risolto”, con in mezzo una love story che di peggio si è visto solo in Twilight. Il tutto senza un elemento fondamentale in ogni film, un antagonista credibile. Anzi, qui l’antagonista non c’è del tutto.
All In
Quando un film sul poker affibbia il soprannome di Asso al suo protagonista, deve fare i conti con un certo Robert De Niro e il suo Sam ‘Asso’ Rothstein in Casino. Ecco, dire che il protagonista di All In non regge il confronto è semplicemente un modo per non infierire troppo.
E dire che Dominique Swain sarebbe anche un attore coi controfiocchi, ma in questo film interpreta uno studente di medicina che usa le sue abilità nel poker da ragazzo, per pagarsi gli studi e per aiutare il padre (Michael Madsen) a pagare i suoi debiti di gioco. Le premesse non sarebbero neppure così malvagie, ma il risultato è imbarazzante.
Runner runner
Cast d’eccezione, con Ben Affleck e Justin Timberlake su tutti, una campagna promozionale in grande stile, un trailer che lasciava ben sperare. E poi ci troviamo davanti una pellicola che fa acqua da tutte le parti e che non si capisce bene neppure cosa voglia essere. Un thriller, probabilmente?
Da sbadiglio continuo.
Deal
In Deal tocchiamo vette difficilmente sfiorate dagli altri film sul poker brutti. L’ex professionista è interpretato da un incartapecorito Burt Reynolds, che usa il giovane rampante Alex Stillman per raggiungere i suoi scopi personali.
Vi basti pensare che Deal ha ottenuto un rating del 3% su Rotten Tomatoes, percentuali che probabilmente neppure il nostro Alberto Tomba in Alex l’Ariete si sarebbe meritato.