SPOSTATA A DATA DA DEFINIRSI LA CASA DELLE CARTE
IMPERIUM ROOM Corsico
Comunicato Imperium Room
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Nelle scorse settimane molto giocatori hanno vinto, partecipando ai nostri tornei, il pacchetto per il POKER ONE di Malta a fine marzo, purtroppo per cause indipendenti dalla nostra volontà l’evento è stato spostato al mese di settembre.
Durante i tornei di poker il buon giocatore sa perfettamente che sono talmente diverse e variegate le parti che li compongono, che occorre diversificare il modo di affrontare ciascuna di esse. Alcune volte con prudenza e altre con coraggio.
Read More »Il connubio tra poker e celebrità è sempre stato battuto fin da quando il “giochino” ha preso piede nel Vecchio Continente, trasferendo tutto il suo codazzo dagli Stati Uniti e dalle nazioni nelle quali si gioca da più tempo.
Read More »Con l’affievolirsi dei numeri ai quali siamo stati abituati per parecchi anni, le dinamiche pokeristiche si sono spostate molto più verso la qualità, che verso la quantità. Lo staking e il coaching sono due di queste.
Read More »Si riparte. È questo il responso arrivato ufficialmente nella mattinata di oggi che fa capo alla telenovela pokeristica che ha tenuti attaccati migliaia di giocatori e appassionati di tutto il mondo alla piattaforma Twitch.
Read More »Sono sempre di più i giocatori che hanno paventato, dichiarandolo sui social in questi giorni, la possibilità che le WSOP 2020 non si svolgano a causa del CoronaVirus.
Read More »Ad un certo punto della nostra storia pokeristica, presto o tardi, alcuni di noi sono avvolti da quella misteriosa vocazione che ci fa pensare di abbandonare le attività principali della nostra vita, per provare a fare il grande salto. Ma la cosa non è sempre consigliabile, anzi.
Quando cominciamo ad appassionarci veramente al poker, lasciata da parte spinta e curiosità iniziale, la maggior parte di noi si chiede quale sia la differenza tra un giocatore di poker professionista, o “Professional Poker Player”, da cui PPP e giocatore occasionale/ricreativo.
È del tutto onesto non avere l’esatta percezione di ciò che siamo e di ciò che vediamo in questo micro-mondo, tanto che una definizione ufficiale e oggettiva di giocatore professionista, non esiste.
Intanto, dopo anni di tentativi e richieste, la professione del giocatore di poker non solo non è mai stata riconosciuta ufficialmente nella nostra nazione, ma anche la percezione degli italiani esula dal riconoscimento di tale “occupazione”.
Questo porta ad un primo ragionamento: non esistendo la professione, mancano anche i presupposti di carattere fiscale e contributivo, il mancato riconoscimento dei costi da dedurre, sia quelli legati ai buy in, che quelli di carattere prettamente pratico, quali costi per gli spostamenti, alloggio ecc ecc.
Questo tipo di situazione non rende quindi facile l’inquadramento del giocatore di poker professionista, già dal punto di vista professionale.
Il giocatore di poker che fa della disciplina un’occupazione, fa parte quindi di un limbo che è difficilmente riconoscibile e che, seppur volendo, non ha possibilità di provare a mettersi in regola.
Ma attenzione, il discorso pratico non è il solo a rendere il quadro così lacunoso, anche la stessa tipologia alla quale fare capo non ha regole ben definite.
Ed ecco che, anche nei discorsi tra i giocatori di poker, vige spesso la necessità di ergere uno spartiacque tra un giocatore di poker professionista e uno che lo fa per semplice passione.
Pensate, ci sono migliaia di esempi in tutto il mondo, ai giocatori che per un motivo o per un altro, decidono di regalarsi una trasferta a metà tra la vacanza e il poker, per uscire dalla quotidianità di un lavoro “normale”.
Poniamo il caso che durante questa vacanza il fortunato viandante riesca a “shippare” un torneo importante dal montepremi luculliano.
È da quel momento considerabile un giocatore professionista?
Non sembrerebbe, soprattutto se dopo la sua vittoria, riprende, calmo e cheto, la sua attività lavorativa di tutti i giorni.
La verità sta nel fatto che ognuno di noi, a seconda di quelle che sono le smanie di diventare un PPP, sa, dentro di sé, a cosa aspira e cosa vuole diventare, soprattutto a seconda di quanto impegno, tempo, energie e soldi investe.
Il consiglio è sempre quello di giocare con moderazione ed evitare di mettersi grilli per la testa quando non è il caso di farlo.
Non è altissima la percentuale di giocatori che vince rispetto a quella che perde, per cui è sempre meglio contare fino a un milione, prima di prendere la strada del grande salto e abbandonare ciò che di più concreto si ha nella vita.
A meno che non siate dei geni del poker, allora… Andate voi!
Il giocatore di poker che conosce la matera meglio di altri suoi colleghi, è consapevole che, a prescindere dal modo con cui egli giocherà le proprie sessioni, ci sono comunque possibilità che, nel famigerato breve periodo, i risultati potrebbero non essere esattamente quelli che si era preposto.
“Uscire dalle sabbie mobili si può, soprattutto se si conoscono le tecniche per farlo. Non è sempre fattibile, invece, tirarsi fuori da una palude della quale non conosciamo il percorso”.
Questo adagio potrebbe andare benissimo anche per chi si imbatte in un periodo poco piacevole, quello che un giocatore scafato conosce, purtroppo per lui, a menadito.
Sapere come uscire da una situazione che non ci porta dei vantaggi, soprattutto nel momento in cui conosciamo la ricetta per venirne fuori, ci garantisce la conclusione di quelle parti di carriera pokeristica non esattamente amiche.
Ciò significa che se continuiamo a giocare il nostro A-Game, non potremo fallire per sempre.
La verità, se vogliamo approcciarci al nostro passatempo preferito con una mentalità che non sia quella del giocatore comune, come spesso accade, sta nel mezzo.
Una buona partenza è quella di assumere la consapevolezza che quei momenti esistono e che nessuno è esente da quella parte del gioco di cui in queste pagine vi parliamo con una certa frequenza, la varianza negativa.
Quindi non ci saranno server “buggati”, dealer che ci portano una sfiga atroce, cambi di sedie, servirà solo la giusta concentrazione e tanto, tanto lavoro.
La soluzione migliore è quella di allontanarsi per un po’ dai tavoli, sarete voi a decidere quanto, a seconda di quello che pensiate vi possa servire.
Nel caso in cui non vogliate tagliare completamente con il poker, nemmeno per brevi periodi, e pensate di essere degli stakanovisti della disciplina, una buona idea è quella di riordinare le idee e i vostri dati, e magari rivedere qualche mano in modo che possiate imparare dai vostri stessi errori, magari facendolo con qualcuno di cui vi fidate davvero.
Nel caso in cui i vostri errori emergano con una certa continuità, non è mai sconsigliabile prendere in considerazione un level down, qualcosa che vi possa permettere di tornare indietro rispetto a ciò che dedicate al poker, anche e soprattutto in riferimento al vostro investimento.
Sia online che live, giocare con Buy In meno impegnativi e contro giocatori meno forti, darà una bella raddrizzata al vostro portafoglio e, soprattutto, alla vostra autostima.
È quasi tutto pronto a Sochi per uno degli eventi che rimarrà nella storia del poker russo. Le SHRS si propongono di battere tutti i record.
Qualcuno di voi avrà certamente sentito parlare di Sochi, la cittadina collocata nella Russia Meridionale, famosissima per per tutta una serie di manifestazioni sportive che si disputano durante l’anno.
Sochi è un magnifico centro di villeggiatura famoso per il suo clima mite rispetto al resto della nazione, visto che è incastonata tra i sontuosi monti del Caucaso e il Mar Nero che, con la sua azione mitigante, permette di convivere con temperature medie annue vicine ai 14 gradi, con punte che toccano i 23 gradi durante l’estate.
A Sochi si sono disputate le Olimpiadi Invernali del 2014, grazie alle quali si deve la composizione di un futuristico parco olimpico, vero e proprio fiore all’occhiello della Russia caucasica.
Sempre nel 2014 si è disputato il primo Gran Premio di Formula 1, ancora oggi in programma secondo il calendario di questo sport e sono state ospitate alcune partite del campionato del mondo di calcio 2018.
Dal 6 al 15 di marzo sarà invece in programma al Casinò di Sochi le “Partypoker’s MILLIONS Super High Roller Series (SHRS)”, destinate ad ospitare alcuni tra i giocatori più facoltosi sulla faccia della terra che si daranno battaglia a colpi di Buy In piuttosto impegnativi.
Come riportato da Patypoker, ci saranno tutta una serie di giocatori presenti all’evento rispondenti ai nomi di Paul Phua, Richard Yong, Cary Katz, Rob Yong, Jason Koon e Mikita Badziakouski.
“Sarà un torneo molto importante e speciale”, ha dichiarato Artur Voskanyan, il Poker Club Manager del Casino di Sochi che 10 anni fa fu co-organizzatore con Salvatore Vendemini delle epiche sfide Italia Russia a Sharm El Sheikh.
“Non vediamo l’ora di mostrare al mondo le meraviglie di Sochi e il trattamento VIP del Casinò per i nostri migliori clienti”.
Le “SHRS” cominceranno nel pomeriggio del 6 di marzo, quando, alle 14,00 prenderà il via il day 1 del MILLIONS High Roller Sochi, un torneo da $25.000 che rappresenta una sorta di start dal crescendo rossiniano che porterà fino al Super High Roller Bowl Russia da $255.000 di buy in, il torneo con il costo di iscrizione più alto mai giocato in Russia.
Non sappiamo, anche se ve lo auguriamo, chi dei nostri lettori possa permettersi cifre così importanti, ma se siete curiosi di sapere come andrà l’action, vi sarà la possibilità di seguire buona parte degli eventi su PokerGo e tutti i canali di partypoker, incluso Twitch.