Imperium News

Un ottimo Gianluca Speranza chiude quinto al WPT Germany

Dopo 4 giornate di intensa battaglia, si è concluso il Main Event del World Poker Tour Germany, chiusosi nella notte di ieri.

Speranza incompiuta

Non è andata come tutti gli italiani si aspettavano, la parte finale del cammino di Gianluca Speranza al tavolo finale del WPT Germany, chiusosi nella notte al King’s di Rozvadov in Repubblica Ceca. 

L’azzurro aveva chiuso il day 3 da chipleader assoluto, relegando i suoi otto avversari a ruolo di inseguitori, visto che il talentuoso grinder nostrano partiva  con un monte chips molto interessante, unico del lotto a superare i 4 milioni. 

Il final table faceva presagire un compito non esattamente semplice per il giocatore abruzzese e in effetti le cose non sono andate nel migliore dei modi per il nostro portacolori. 

Tra gli avversari di Gianluca c’era anche il campione del mondo Hossein Hensan, ve lo ricorderete avversario di Dario Sammartino nell’heads up del World Series Of Poker Main Event. 

Questa la situazione di partenza del FT di Rozvadov:

  1. Gianluca Speranza 4,415,000
  2. Hossein Ensan 3,900,000
  3. Joep van den Bijgaart 3,095,000
  4. Renato Nowak 2,335,000
  5. Christopher Puetz 2,230,000
  6. Laszlo Papai 1,765,000
  7. Josef Gulas 1,270,000
  8. Rifat Gegic 895,000
  9. Farukh Tach 460,000

Il tavolo finale

I due giocatori più blasonati del lotto, nonché primo e secondo del count di fine day 3, non hanno purtroppo rispettato i favori del pronostico. 

Ensan chiude addirittura settimo a causa di una partenza disastrosa, per poi uscire contro Van Den Bijgaart, quando il suo 8-10 veniva uccellato dal A/K del giocatore olandese.

Il cammino di Gianluca non dura ancora tantissimo e, dopo l’eliminazione al sesto posto di Farukh Tach, è il turno dell’azzurro. 

È una mano spettacolare ad eliminare il nostro connazionale, il quale shova con una coppia di 5 trovando il call di Laszlo Papai, che mette con due “7”.

 

I due trovano entrambi il loro set al flop, ma quello dell’ungherese è più alto e Speranza esce al quinto posto per $73.743, circa €68.000. 

Il payout

Alla fine della fiera, a mettere le mani sulla vittoria finale, sarà Christopher Puetz, primo classificato per un premio da $292.802.

Questo il payout conclusivo:

  1. Christopher Puetz $292,802
  2. Laszlo Papai $189,237
  3. Joep van den Bijgaart $135,556
  4. Josef Gulas $98,685
  5. Gianluca Speranza $73,743
  6. Farukh Tach $56,391
  7. Hossein Ensan $43,378
  8. Renato Nowak $33,618
  9. Rifat Gegic $26,027

IMPERIUM ROOM Corsico

In riferimento agli ultimi accadimenti in Lombardia l’IMPERIUM ROOM ha deciso di allinearsi alle direttive regionali che prevedono la sospensione delle attività sportive per impedire e prevenire qualunque forma di trasmissione del Corona Virus.

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Ben 10 italiani a caccia del colpo grosso al WPT Main Event Germany

Si sta svolgendo in questi giorni il Main Event del WPT Germany Festival by partypoker LIVE, manifestazione che si disputa nella cornice del King’s Casino di Rozvadov. 

Le info sul torneo

Il WPT Germany, nonostante il suo nome, non si sta giocando in suolo teutonico, ma a qualche kilometro di distanza, in Repubblica Ceca, dove, meno di qualche giorno fa, Massimiliano Zanasi ha portato a casa il titolo del High Roller di Pot Limit Omaha.

Lo scorso 18 febbraio è invece cominciato il Main Event, il cui garantito proposto dall’organizzazione è stato di €1.500.000, per un Buy In pari a €3.000+300. 

Nella giornata di ieri, che faceva capo al Day 2, si sono presentati ai nastri di partenza 510 giocatori totali, usciti indenni dal primo taglio dei quattro day 1 giocatisi nei primi 3 giorni. 

Sono stati 423 gli iscritti totali a questo evento e il vincitore del Main porterà a casa, al netto di eventuali deal, $292.802. 

Il day 2

La giornata di ieri, cominciata come detto con 510 players left, si proponeva di chiudere i propri battenti al raggiungimento dello scoppio della bolla, evento funesto per Al Lami, che ha pushato i suoi ultimi 5 blinds con K-8s a fiori, chiamato da Artan Dedusha con un Asso-Jack dello stesso seme. 

Nonostante un kappa hittato da Lami, Dedusha ha ribaltato l’esito della mano grazie a un asso cascato sul river che ha permesso a tutti i 73 left di sentirsi sicuri del premio minimo conquistato pari a $6.507. 

In testa al count provvisorio c’è Peter Jaskland, netto chipleader a quota 1.127.000, seguito da Hoang Pham con 908.000 e dall’ottimo Mario Ripepi, terzo con 833.000. 

Gli italiani 

Sono ben 10 i giocatori nostri connazionali ancora in gioco e tutti, chi più chi meno, possono ambire a trovare la risalita che li porterebbe a vincere il torneo. 

Oltre alla magistrale prova di Ripepi, possiamo contare soprattutto sulla buona vena di Gianluca Speranza, 492.000, Pasquale Braco, 430.000 e Claudio Di Giacomo, 326.000.

Il Day 3 è in programma oggi, sabato 22 febbraio, alle ore 12,00

Questo è il count totale dei nostri giocatori ancora in corsa:

  • Mario Ripepi 833.000
  • Gianluca Speranza 492.000
  • Pasquale Braco 430.000
  • Claudio Di Giacomo 326.000
  • Tiziano Di Romualdo 210.000
  • Roberto Mascaro 141,000
  • Francesco Delfoco 110,000
  • Marco Damico 95,000
  • Giuseppe Zarbo 90,000
  • Giulio Mascolo 45,000

Pic courtesy: worldpokertour.com

Massimiliano Zanasi porta a casa il WPT High Roller di Rozvadov

In questi giorni si sta svolgendo al King’s di Rozvadov una delle tappe europee del World Poker Tour  ed è arrivata una bellissima notizia per i colori italiani.

Zanasi al Top

È stato Massimiliano Zanasi a vincere il WPT High Roller nella giornata di ieri, quando, nelle prime ore della notte ha conquistato trofeo e premio da €66.000. 

Secondo hendonmob.com, il talentuoso giocatore modenese, con questa vittoria ha raggiunto vincite per $329.814, posizionandosi al 155º posto della All Time Money List italiana. 

La vittoria del giocatore azzurro fa il paio con il quinto posto ottenuto all’European Poker Tour di Praga dello scorso dicembre, quando Zanasi mise in tasca €88.200 al PLO da €25.000 di iscrizione. 

La vittoria di ieri

Il trionfo di ieri è invece  arrivato dopo aver schienato un field complessivo di  38 entries, i quali hanno investito una quota da €5.300 ciascuno per provare a portare a casa il WPT High Roller. 

Tale numero di iscritti ha generato un prize pool da €180.500, suddiviso in 5 quote decrescenti la cui fetta meno grossa è andata al tedesco Sirzat Hissou, quinto assoluto per €15.000. 

A fare compagnia a Massimiliano durante il suo percorso, ci ha pensato Loris Fidanzia, eliminato poco fuori dal podio per un quarto posto da €22.000. 

Zanasi ha invece messo alle strette nel testa a testa conclusivo, un altro tedesco, Renato Nowak, runner up per €45.500. 

Giornate ridotte

Il torneo, la cui denominazione completa è “World Poker Tour – WPT Germany in partnership with partypoker LIVE”, ha preso una strada meno lunga e tortuosa rispetto a quella preannunciata in partenza e il Direttore del torneo ha deciso, così, di tagliare un giorno di gara e liberare i protagonisti del Tavolo Finale in due day, invece che tre.

Questa la classifica finale: 

Giocate il vostro A-Game, sempre

Sfruttare tutti i momenti che passano tra una sessione e un’altra, sia essa online che live, è di gran lunga profittevole e presenta tutta una serie di vantaggi rispetto a chi quel tempo lo utilizza senza alcun fine che possa aiutare le prosettive dei giocatori. 

Sessioni positive e riposo

Nei giorni e nelle ore in cui non siamo impegnati durante le nostre sessioni live e online, il periodo che intercorre tra le une e le altre, lo dobbiamo occupare per migliorare le nostre performance. 

Il poker, va da sè, è un gioco soggetto ad altissima varianza e, soprattutto per quanto riguarda il live, possono passare tanti mesi prima di centrare un risultato molto positivo, specie se ci riferiamo alle dinamiche che fanno capo ai tornei. 

Questo capita anche e soprattutto se usciamo da una sessione molto positiva e i rischi per adagiarsi sugli allori sono molteplici, soprattutto se pensiamo che i soldi persi subito dopo una sessione positiva, hanno lo stesso e identico valore di quelli persi in un periodo di bad run.

Il bilancio nel medio periodo

La differenza sta solo nello stato d’animo con i quali li perdiamo: dopo un periodo “sì” ci faranno probabilmente meno male di quelli che perderemo dopo un periodo in cui le cose non vanno per il meglio. Diciamo che psicologicamente causano “meno preoccupazioni”. 

Il problema è che essi, quando dovremo tracciare una linea di fine periodo, concorreranno a formare il bilancio e quel bilancio non terrà conto del nostro stato d’animo. 

Battiamo il ferro, ma con circospezione

Quando vi consigliano di battere il ferro finché è caldo, sappiate distinguere tra quelli che ve lo dicono per il vostro bene e quelli che ve lo consigliano purparler. 

Giocare il vostro A-Game, sarà sempre e comunque il fine delle vostre sessioni, a prescindere da come stanno andando le cose.

E questo vale soprattutto quando le cose vanno bene, in modo da allenare il vostro mindset a giocare allo stesso modo anche quando, al contrario, siete in preda ad una varianza negativa che non vi lascia respiro. 

Dovete provare ad essere di ferro, e questa è una cosa di una difficoltà inaudita che fa spesso da spartiacque tra i più e i meno forti.

L’importanza della hand review

Le analisi post sessione vi aiuteranno in questo e se pensate che ciò non valga per i tornei live che giocate sulla vostra room preferita, state certi che non è così.

Bastano alcune caratteristiche della mano appena giocata da inserire sul vostro cellulare, che riprenda i passi principali del colpo giocato, per poi utilizzarle di fronte al vostro coach o, se non ne avete uno, da proporre al più bravo tra i vostri amici. 

Detto questo, il consiglio più importante che non va mai dimenticato, fa capo a quello in cui le cose stanno andando bene: non c’è motivo di abbandonare la presa quando le cose vanno bene. L’importante è che la vostra mente sia sgombra da pensieri che non vi permettano di giocare il vostro A-game. 

L’IMPERIUM LASCIA IL SEGNO AL WPT GERMANY

Trasferta ricca di soddisfazioni per i quasi trenta partecipanti targati IMPERIUM

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Intervista a Mauro Moruzzo, il vincitore della Notte degli Assi

Lo abbiamo visto durante la diretta degli ultimi tavoli alla Notte degli Assi disputata all’Imperium Room non più di 10 giorni fa, lo abbiamo visto vincere e gli abbiamo lasciato il tempo di festeggiare. 

Si chiama Mauro Moruzzo e questi giorni lo abbiamo intervistato. 

Ecco le sue risposte.

IR: Intanto ci piacerebbe sapere qualcosa di te, dove vivi, età, se hai un lavoro oltre al poker e tutte le cose che ci vorrai raccontare delle tua vita privata.

MM: Mi chiamo Mauro Moruzzo, ho 28 anni, vivo a Sarzana in provincia di La Spezia. Questo è ormai il decimo anno da giocatore di poker professionista e no, non ho mai fatto altro… Diciamo che oltre tenere le carte in mano so fare poco o nulla 🤣

Adoro la musica, ho suonato per anni sia pianoforte che batteria, da buon italiano medio mi piace il calcio (forza viola 💜) e da buon ligure ho una passione incondizionata per il mare e la barca.

IR: Ci racconti come sei arrivato al Tavolo Finale della Notte degli Assi? È stato un percorso tortuoso, oppure non hai avuto difficoltà?

MM: Diciamo che il torneo è iniziato in discesa, riuscendo a raddoppiare nella prima mezz’ora di gioco con oppo che decide di chiamare in un 3bettato bet bet shove tipo con la sesta coppia 🤣

Inutile dire che ho runnato in braccio alla Madonna, non ho mai perso uno showdown , quindi nel complesso non ho avuto troppe difficoltà.

IR: Il tavolo finale era pieno di giocatori molto forti, non voglio fare i nomi per non scontentare nessuno, ma a te personalmente, chi ha impressionato di più?

MM: Ho avuto modo di stare parecchio tempo al tavolo (sia nel day 2 che nel Final Day) sia con Carlo Savinelli che Wodimello, e mi hanno sinceramente impressionato entrambi per professionalità ed atteggiamento al tavolo. Diciamo che ho avuto la percezione che molto difficilmente avrebbero missato gli spot favorevoli.

IR: Mi hai detto dopo la tua vittoria che sei un giocatore di cash game e ti mancano alcune dinamiche da torneo. Pensi di giocare qualche torneo in più da qui in avanti?

MM: Esatto, ho sempre giocato solo cash game, sia live che on line… Ho iniziato quando lo resero legale sul .it nel lontano 2011, partendo dal NL 20 su Gioco Digitale e riuscendo a fare la scalata fino al NL 500.

Come ti ho detto quando ci siamo incontrati a fine torneo, alcune dinamiche MTT (soprattutto al tavolo finale, valore di chipEV e ICM) non le conosco bene, anche perché veramente gioco un torneo ogni morte di Papa, quindi sapevo che in alcuni spot sarei stato in difficoltà… Ho cercato di usare al meglio il mio “istinto pokeristico”, giocando il più nitty possibile evitando di commettere errori grossolani, e cercando di ricordare qualche freecoaching a caso dei miei amici reg MTT 😁

La mia priorità nelle trasferte sarà sempre giocare il più possibile cash game, ma non escludo la possibilità di giocare qualche torneo in più… Magari arrivandoci con una preparazione tecnica migliore ☺

IR: Hai avuto in alcuni momenti del tuo torneo, la precisa sensazione di poterlo vincere?

MM: Sinceramente no, non c’è mai stato un momento in particolare… Ho solo pensato ad essere il più concentrato possibile, cercando di prendere le decisioni che ritenevo più giuste in ogni singolo spot.

IR: Come hai trovato lo staff dell’Imperium? Ti sei sentito a tuo agio durante il gioco?

MM: Assolutamente impeccabile. Mi sono trovato totalmente a mio agio dall’inizio alla fine… Credo tornerò a trovarli il prima possibile. 

Il saluto alla sala e a tutti giocatori con cui ho condiviso questo bellissimo torneo. Ad maiora.

Grazie mille Mauro.

Galfond affonda contro VeniVidi. Sfida sospesa

Se siete appassionati delle cose che accadono a 360 gradi intorno al poker mondiale, non vi sarà sfuggito il clamore mediatico che si è portata dietro la Galfond Challenge. Che non è finita benissimo.

Tanto interesse e le schermaglie con Luke Schwartz

Da quando si è cominciato a parlare della sfida che Phil Galfond aveva lanciato ai giocatori di tutto il mondo, da effettuarsi sulla poker room Run It Once, a regole ben prestabilite, con un numero di mani diverse a seconda dell’avversario, il codazzo di persone che si è formato dietro ai devices di tutto il mondo per vedere come andava a finire, è diventato un fiume. 

La cosa si è ingigantita ancora di più quando lo stesso Galfond e un giocatore senza peli sulla lingua come Luke Schwartz non se le sono mandate a dire nel momento in cui c’era da mettersi d’accordo sulle regole della loro sfida, tanto che la moglie di Galfond, Phara, si è lasciata scappare un provocatorio “chi è questo “Schwartz?” 

La sfida inizia con “VeniVidi1993”

In ogni caso, dopo aver scelto 6 tra i 12 pretendenti, la prima parte della Galfond Challenge è cominciata contro il talentuoso “VeniVidi1993” con il quale Galfond si è messo d’accordo per un totale di 25.000 mani da giocare a Pot Limit Omaha alla €100/200.

Al termine della sfida ci sarebbero stati ulteriori 200.000 € di side bet a pesare sullo sconfitto, ma evidentemente qualcuno ha fatto male i calcoli.

Il buon Galfond ha vissuto un paio di settimane di inferno, al termine delle quali, nella serata di martedì, ha prima deciso di rimandare quello che sarebbe dovuto essere il day numero 16, per poi comunicare a tutti l’intenzione di sospendere momentaneamente la sfida con il suo rivale. 

Il passivo fin qui accumulato da Galfond

Le parole di Galfond sono state piuttosto sincere e fanno riferimento a tutta quella sfera cerebrale ed emotiva che necessita di un reset mentale, nel momento in cui si perde una cifra così spropositata, in una sfida mediatica durante la quale stai giocando di fronte a migliaia di appassionati. 

La decisione definitiva

Galfond, dopo aver toccato un passivo di poco superiore ai 900.000 Euro, ha deciso di schiarirsi un po’ le idee per poi ripresentarsi agli inizi di marzo per capire le proprie intenzioni. 

Doveva giocare altre sei sfide con VeniVidi da qui al 19 di febbraio, ma le ha tutte declinate, pagando al suo avversario una penale prestabilita per le defezioni di 3.000 Euro per ogni sessione saltata. 

Sarà poi lo statunitense a decidere se giocare o meno con VeniVidi o con qualche altro giocatore. 

Staremo a vedere.

POKER FOR FUN: CLAUDIO ROMEO E IL SUO SORRISO CONTAGIOSO

Ci sono persone che vivono il poker per passione, persone che lo vivono come lavoro, e chi, come mister Romeo, in modo un po’ alternativo!
Claudio Romeo, con il figlio Dennis, è un amico a casa Imperium, e anche lui, da noi, è un po’ di famiglia.

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