Intervista a Klevis Pali: “ci vogliono tanto studio e passione”
Ciao Klevis e grazie per averci dedicato il tuo tempo
Vuoi parlarci un po’ di te prima di entrare nel vivo dell’intervista?
Mi chiamo Klevis Pali e da poco ho compiuto 33 anni, sono un giocatore di poker professionista o almeno uno che ci prova da un po’ di tempo a questa parte.
Ho conosciuto questo gioco 10-11 anni fa dopo che a causa di un incidente sul lavoro persi la vista dall’occhio sinistro e rimasi fermo per un po’ di tempo impossibilitato a fare altro, perché dovetti stare dietro alle visite mediche per diverso tempo nel tentativo di recuperare il danno fatto, purtroppo senza risultati.
Poco dopo ho conosciuto questo gioco tramite amici e me ne sono innamorato perdutamente a tal punto che non facevo altro che giocare e per migliorare per un periodo ho fatto pure il dealer anche ad orari indecenti.
E qui voglio spezzare una lancia a favore di quella categoria perché purtroppo non è facile fare quel mestiere e spesso e volentieri si ha a che fare con persone stanche e frustrate, ma loro sono li per farvi divertire e magari qualche sorriso anzichè le solite lamentele, gli farà passare le giornate più velocemente.
Percepivo di avere le qualità giuste per poter diventare un giocatore, ma in ottica professionale, poi ho conosciuto Federico Cipollini che mi propose di giocare per lui online cash game ai Micro limiti e da li in poi è iniziato tutto.
Da lì a poco sono diventato coach sia nella scuola che nella vita privata con qualche lezione ad amici e conoscenti.
L’unico rammarico di quel periodo è quello di non essere arrivato al top come speravo, ma purtroppo il livello si era alzato in maniera esponenziale e il mio mindset non era adatto in quel momento per farmi fare il salto di qualità, anche se devo molto a quel periodo perché anche se non mi sono tolto tutte le soddisfazioni che mi ero prefissato, mi ha aiutato a crescere e conoscere ed aiutare tante persone il che è stato molto gratificante.
Da qualche anno a questa parte gioco MTT direi con ottimi risultati tra l’altro mi piace molto e sto continuando a giocare e studiare a più non posso perché il livello adesso è veramente tosto e non è più possibile prendere le cose sotto gamba.
Sei uno dei frequentatori più assidui della sala oppure non vai spesso? Cosa ti è mancato di più dell’Imperium?
Purtroppo non sono uno dei frequentatori più assidui dell’Imperium Room, sono stato li solamente una volta per l’ultimo evento che c’è stato, data la distanza da casa per me non è comodo venire lì.
Ho trovato una gran bella organizzazione: floorman molto bravi e preparati e dealer di qualità a livello internazionale, cosa che non è usuale vedere in un circolo e da subito ho capito che di circolo ha ben poco perché è una realtà che si avvicina decisamente molto più ad un casinò come professionalità.
E poi per ultimo ma non ultimo avevo promesso al mio amico PizzoPazzo che lo sarei venuto a trovare appena avrei avuto modo e tempo, perché è una persona con la quale, per quelle poche volte che ci siamo visti, mi ci sono trovato bene sia a parlare di cose serie che a “cazzeggiare” e ovviamente vedendo i soggetti si cazzeggiava e basta 😂
In questo periodo ti è mancato il poker live?
Devo ammettere di sì, mi è mancato ma non tanto il gioco, più che altro il rapporto che mi sono creato con le persone che vedo abitualmente.
Sei un giocatore che preferisce il gioco online oppure live? E perchè?
Il live per chi fa questo lavoro di professione deve essere visto come una sorta di relax e divertimento a mio avviso, perché tu potrai essere tra gli élite di questo gioco, ma indubbiamente passerai pure degli anni a non fare buoni risultati.
Tutte le volte vai a fare dei tornei dove ci sono 1-2k iscritti e perciò quando vado do il massimo perché ovviamente anche se lo vedo come divertimento per quanto riguarda il contesto ai tavoli, do sempre il massimo, ed è per questo che prediligo l’online.
Ovviamente come credo tutta la mia categoria, ci sono periodi di swing e stress infiniti ma li la varianza non può remarti a sfavore per troppo tempo perché ovviamente giocando mediamente 18-20 tornei a sera praticamente la sentirai ma per un breve periodo.
Hai shippato lo scorso week end un torneo online piuttosto importante targato Imperium…
Si l’altra notte ho vinto il domenicale, diciamo che sono stato praticamente molto fortunato in bolla piena avevo 6x ho raddoppiato un paio di volte grazie ad uno shove a caso in bvb di uno short stack come me e ho vinto un flip poco dopo, il che mi ha permesso da li in poi poi di giocare un po’ più sereno.
La mia fortuna è stata avere uno che praticamente aggrediva troppo e spesso a caso, mi sono adattato a lui, ho imposto il mio ritmo e mi sono portato nel top del count praticamente grazie a questo ed alla passività degli altri giocatori al tavolo, fino a quando ho creato un ottimo stack e ho continuato ad aggredire senza mai fermarmi.
Puoi raccontarci come è andata? Hai avuto difficoltà a portare a casa il primo premio? Quando hai capito che avresti potuto farcela? Ci sono stati momenti in cui ha pensato “ecco, potrei fare primo”?
No non c’è un momento in cui pensi “questo è il mio torneo” o non lo è, per il semplice fatto che purtroppo non possiamo farci troppe aspettative essendo un gioco ad alta varianza, tutto può cambiare in poche mani pure se sei CL o sei short stack.
Io in questo caso l’ho vinto avendo 6 bui in bolla e giocando un torneo praticamente dal basso della classifica sempre perché non trovavo mai degli incroci a favore fino al termine della bolla.
Come ci sono tornei che ti saltano quando sei CL nella stessa identica maniera ,ed è per questo che credo sia sbagliato farsi delle illusioni l’ho imparato a cara spese, quando sei li dai il massimo perché l’unica cosa che realmente ti fa vivere male questo mestiere sono gli errori che fai tu e non la varianza.
Invece c’è stato un momento in cui ho pensato “ecco salta pure questo” mi sembra 10-11 left perdo un pot enorme per la media che c’era al momento JJ-A3s con un A al river, poi come già detto sono stato molto bravo nella gestione del torneo ma pure fortunato con lo stesso con cui ho perso il colpo al 70 ho vinto il flip bolla piena FT AKs-JJ con un K al turn che mi ha mandato al tavolo finale col secondo stack in gioco.
Al tavolo finale gli unici due che mi sembrava mi potessero dare fastidio erano il chipleader che è uscito 3 left e l’altro 6° o 7 °, non ricordo, fortunatamente per me è stato card dead, fino al HU finale dove mi sono presentato col doppio dello stack contro un giocatore abbastanza passivo post flop e con dei range di difesa troppo larghi, il che lo ha portato a perdere tutto lo stack praticamente in poche mani senza mai rendersi pericoloso.