Imperium News

Bilancio fine anno e propositi per il nuovo.

 

Mancano ormai pochi giorni alla fine del 2019 e ogni giocatore che si rispetti fa un passo indietro e ripercorre le sue scorribande pokeristiche degli ultimi 12 mesi, per capire se è andato tutto liscio oppure se c’è qualcosa da correggere nel prossimo futuro.

I giocatori vincenti nel poker non sono poi così tanti, si parla di una percentuale vicina al 10%, per cui le cose da migliorare nel 2020 riguardano la stragrande maggioranza dei players, o almeno di quelli che giocano solo ed esclusivamente per vincere e non quelli che amano semplicemente la natura aggregante del poker.

Se nel poker online ottenere un’analisi finale è piuttosto semplice grazie ai resoconti che le stesse poker room offrono o che, integrati, si possono trovare sugli HUD, nel poker live la cosa diventa molto più difficile.

Intanto per tenere aggiornata la situazione, avrete la necessità di mettervi mano a ogni fine sessione, che siate voi torneisti o giocatori di cash game, e magari suddividerla per periodi a frequenza fissa (bisettimanale, o mensile, come preferite), per poi trarre le somme ogni sei mesi.

Ma la domanda è: in che modo?

Il consiglio è sempre quello di preparare a inizio anno una cartella Excel suddivisa in 12 fogli ciascuno dei quali verrà rinominato con il nome del mese di riferimento.

Ogni foglio verrà formato da righe e colonne.

Le righe rappresenteranno i giorni di gioco catalogati cronologicamente, mentre per le colonne potrete sbizzarrirvi a seconda delle vostre esigenze.

In quelli più striminziti non devono mai mancare il risultato della sessione, le ore di gioco e, ovviamente, la tipologia (cash o torneo).

Per i più attenti ed esigenti la gamma è davvero vasta: si parte dal numero degli avversari al tavolo, alle ore di gioco, alla media oraria, ai big blind vinti per ogni ora di gioco.

Molto più di aiuto, invece, potrebbero essere le note di fine giornata, nelle quali figureranno tutta una serie informazioni facenti capo alle mani che vi avranno lasciato più dubbi, da riprendere in compagnia del vostro coach, se ne avete uno, o con quell’amico che considerate più…skillato.

A lungo termine potrebbero servire anche quelle sensazioni che potrete riportare a sessione appena conclusa, una sorta di giudizio personale sul vostro modo in cui avete affrontato la giornata al tavolo verde, soddisfatti o contrariati con voi stessi sull’atteggiamento tenuto durante la partita.

La cosa non deve essere fine a sé stessa, ma dovrà portarvi ad avere una maggiore consapevolezza dei vostri mezzi per imparare a riconoscere i vostri difetti e migliorarli nelle sessioni successive.

Scroll to top